A 13 anni dal terribile terremoto che colpì L’Aquila, che causò la perdita di 309 vite e gravissimi danni nel capoluogo abruzzese e nei comuni vicini, l’INGV ripropone in un articolo il documento video della propagazione delle onde sismiche, la cosiddetta shakemovie.
Ecco il contenuto integrale pubblicato sul sito ingvterremoti.com:
Propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto del 6 aprile 2009.
Questo video mostra la simulazione della propagazione delle onde sismiche (SHAKEmovie) generate dal terremoto del 6 aprile 2009 (magnitudo stimata Mw 6.1 dal Bollettino Sismico Italiano) sulla superficie terrestre. L’analisi della differenze tra i sismogrammi prodotti da queste simulazioni e quelli misurati nella realtà offrono informazioni cruciali non solo per la determinazione della sorgente sismica e delle caratteristiche del sottosuolo, ma anche per la previsione dello scuotimento del suolo prodotto da ipotetici eventi sismici. Le onde di colore blu indicano che il suolo si sta muovendo velocemente verso il basso, quelle di colore rosso-giallo indicano che il suolo si sta muovendo verso l’alto. Ogni secondo dell’animazione rappresenta un secondo in tempo reale. La velocità e l’ampiezza delle onde sismiche dipendono dalle caratteristiche della sorgente sismica, dal tipo di suolo che attraversano e anche dalla topografia. Esse, quindi, non si propagano in maniera uniforme nello spazio e luoghi posti alla stessa distanza dall’epicentro risentono del terremoto in maniera completamente diversa.
Tutti gli approfondimenti sulla sequenza simica del 2009 nell’Aquilano sono disponibili su INGVterremoti.com a questo indirizzo: https://ingvterremoti.com/category/terremoti_italia/il-terremoto-dellaquila-del-2009/