Due scosse di terremoto di moderata intensità (e altre minori) sono state avvertite distintamente dalla popolazione di Firenze nella giornata di ieri.
I due movimenti tellurici, avvenuti con epicentro nella zona di Impruneta, sono stati rispettivamente di magnitudo 3.7 e 3.4 ed entrambi sono stati ben percepiti anche a Firenze città. Secondo gli esperti ha giocato un ruolo importante la conformazione del sottosuolo, che ha contribuito ad amplificare la propagazione delle onde sismiche.
A spiegare il perché l’esperto Marco Morelli, geologo, direttore della Fondazione Parsec, la quale gestisce l’Istituto geofisico toscano, ente che nella regione fa il monitoraggio dei terremoti.
“La cintura pedemontana che si trova nella parte opposta all’Impruneta è quella dove classicamente si sentono di più i terremoti con epicentro a Impruneta, mentre si sentono meno quelli con epicentro in Mugello. Dipende da come è fatto il sottosuolo. Nella piana fiorentina ci sono dei rilievi sepolti che amplificano per diffrazione le onde sismiche. Per questo nella zona di Rifredi, Careggi, Cure, Campo di Marte il terremoto è stato avvertito di più”.