Ondata di caldo sempre più forte: da Giovedì 40 gradi al centro-nord

by Francesco Ladisa
19 Luglio 2022 - 14:25

L’anticiclone africano non ha alcuna intenzione di mollare la presa e nei prossimi giorni assisteremo ad una sua intensificazione sulla nostra penisola. Se in questi ultimi giorni le masse d’aria più calde stanno interessando principalmente l’Europa centro-occidentale (con valori record fra penisola iberica, Francia e e Regno Unito), a partire da Giovedì l’alta pressione africana sposterà il suo baricentro più verso est inglobando in pieno anche l’Italia.

L’effetto sarà l’afflusso di aria ancor più calda sulla nostra penisola, con isoterme alla quota di 1500 metri (mappa qui sotto) addirittura sui 24-26 gradi. Questo vuol dire che le temperature al suolo (o in prossimità) raggiungeranno in maniera diffusa i 36-38 gradi e toccheranno anche i 40-42 gradi nelle aree interne, sia al Centro-Nord e nelle regioni tirreniche. Città come Milano, Bologna, Firenze (e tante altre) potranno raggiungere la soglia dei 40 gradi e potrebbero cadere anche dei record di caldo in alcune località.

Temperature fino a 24-25 gradi ad 850 hpa (circa 1500 metri di quota) Mappa per la giornata di Venerdì 22 Luglio Fonte: wetterzentrale, modello GFS

Il grande caldo colpirà tutta la penisola, anche il Sud (fino ad ora risparmiato dal caldo estremo), specialmente a partire dal week end, quando toccheremo diffusamente 36-38 gradi e punte sui 39-40 nelle zone interne. E dove la colonnina di mercurio sarà più bassa, ci penseranno gli alti tassi di umidità relativa a rendere il caldo poco sopportabile. Ciò avverrà soprattutto lungo le coste, dove ci aspettiamo valori diffusi fino all’70-80% di umidità durante le ore serali e notturne che renderanno il clima estremamente afoso.

A preoccupare è anche il fattore persistenza, in quanto questa ondata di caldo estremo è prevista durare a partire da Giovedì/Venerdì fino almeno a martedì della prossima settimana. E non è detto che ci possa essere una via d’uscita nel periodo successivo. Temperature così elevate e assenza di precipitazioni per così tanti giorni non faranno altro che peggiorare le condizioni di siccità e la situazione (già critica) in cui versano i ghiacciai alpini. Le temperature infatti saranno altissime anche sulle nostre montagne, con lo zero termico costantemente sopra i 4500-4600 metri.

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