Aumentano le probabilità di un’eruzione vulcanica in Islanda, nella penisola di Reykjanes, dove da pochi giorni si è attivato un intenso sciame sismico nell’area del monte Fagradalsfjall (qui la notizia).
I sismografi dell’IMO (istituto meteorologico islandese) hanno registrato più di 10.000 scosse di terremoto dall’inizio della sequenza sismica, di cui due di magnitudo maggiore di 5. Inoltre nelle ultime ore i ricercatori, grazie ad analisi satellitari e GPS, hanno stimato che la parte più superficiale dell’intrusione di magma che sta interessando la penisola di Reykjanes si trova ad 1 solo chilometro di profondità.
Per tanto la probabilità che quest’intrusione magmatica culmini nei prossimi giorni o settimane in una nuova eruzione vulcanica è diventata molto più alta. Nella serata di ieri questa probabilità è stata definita “notevole” dall’Ufficio meteorologico islandese.
Lo sfruttamento delle immagini satellitari ha confermato anche una deformazione della crosta terrestre causata dall’intrusione magmatica a Fagradalsfjall a circa un chilometro dalla superficie, a nord-est del sito e lontano comunque da qualsiasi abitazione.