L’ipotesi sull’ondata di freddo intenso inizialmente prevista per il periodo 3-5 febbraio è tramontata ma a quanto pare la situazione resta di assoluto interesse e spiccatamente dinamica. Ci spieghiamo meglio: come già vi avevamo preannunciato in questo articolo la situazione era tutt’altro che certa e la previsione di un anticiclone azzorriano poco incisivo alle latitudini sub-polari si è rivelata corretta. Proprio per tal motivo l’aria fredda artico-continentale resterà confinata sull’est Europa, mentre l’Italia si ritroverà al margine di questo grande serbatoio freddo per tutta questa settimana.
Ma attenzione: il mancato arrivo di questa ondata di freddo intenso non esclude altri tentativi nei giorni successivi, ovvero dopo il 6 febbraio! La situazione resta molto dinamica e potenzialmente interessante in ottica invernale a causa di continue pulsazioni azzorriane previste sul nord Atlantico. Con “pulsazioni azzorriane” si intende la risalita di aria tiepida dal medio Atlantico (in questo caso dell’anticiclone delle Azzorre) verso la Groenlandia, l’Islanda e la Scandinavia. Il continuo arrivo di queste masse d’aria tiepide verso le regioni polari va a destabilizzare il “vortice polare” e inevitabilmente costringe le fredde correnti artico-continentali a muoversi verso le basse latitudini.
Insomma le possibilità di nuove incursioni molto fredde verso l’Italia sono ben presenti, come evidenziato sia dal modello americano GFS che dal modello europeo ECMWF (immagine a corredo dell’articolo). Naturalmente si tratta ancora di ipotesi che, come per la precedente occasione, richiederanno alcuni giorni per entrare in un range temporale piuttosto affidabile.