E’ un risveglio purtroppo drammatico per l’Emilia Romagna, colpita da uno degli eventi alluvionali più gravi degli ultimi decenni, assolutamente anomalo per il mese di Maggio.
Nella notte è continuato a piovere su gran parte della regione e si sono moltiplicate le criticità e le situazioni d’emergenza su tutta l’area centro-orientale della regione. Le province più colpite sono sicuramente quelle di Bologna, Ravenna, Forlì, Rimini, dove vi sono allagamenti estesi e diffusi e la maggior parte dei corsi d’acqua sono in piena e esondati in più punti.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, ci sono almeno due vittime: un uomo di Forlì annegato nella sua abitazione e un settantenne di Ronta di Cesena. Il suo corpo è stato ritrovato dai vigili del fuoco. Dispersa invece la moglie. Ma il quadro potrebbe essere molto più drammatico. “Ancora non precisato – dicono dalla prefettura di Forlì-Cesena – il numero di dispersi”. E il sindaco di Forlì parla di un’altra persona di cui si sono perse le tracce. Migliaia le persone evacuate e decine di migliaia le case che hanno subito danni e sono state interessate dagli allagamenti.
A Faenza è stata una notte da incubo: l’esondazione del Lamone ha sommerso buona parte del centro abitato e l’acqua è penetrata in tantissime case, raggiungendo addirittura primi e secondi piani. Molte persone sono salite ai piani alti o addirittura sui tetti, aspettando i soccorsi, resi difficili anche dai blackout elettrici e dalle linee telefoniche intasate. Tutte le forze disponibili, fa sapere l’amministrazione comunale, sono al lavoro per i soccorsi.
Sempre nel Ravennate, la provincia forse maggiormente in ginocchio insieme a quella di Forlì-Cesena, è esondato nella notte il fiume Santerno e ci sono stati nuovi evacuati accolti nei centri allestiti. Nella città di Forlì situazione pesantissima: il sindaco ha dichiarato che “ci sono tantissime famiglie in condizioni di estremo pericolo e sono in corso interventi con anfibi e gommoni dei Vigili del Fuoco”.
Riccione è praticamente sott’acqua. E forti disagi si registrano anche nel Bolognese dove è esondato il fiume Sillaro. Tra cancellazioni e ritardi è interrotta in molti tratti la circolazione dei treni.
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