Il fumo generato dai devastanti incendi in Canada è arrivato in Europa, interessando nelle ultime ore l’area occidentale del nostro continente. E’ l’effetto della circolazione atmosferica che conduce l’aria da ovest verso est e che ha spinto una “nube” piuttosto vasta di fumo verso Irlanda, Regno Unito, Portogallo, Spagna, Francia.
Copious amounts of smoke from wildfires raging throughout Quebec, Canada will reach Western Europe in the next few hours. pic.twitter.com/Uxx402al87
— Nahel Belgherze (@WxNB_) June 25, 2023
Per fortuna la maggior parte del fumo rimarrà confinato alle alte quote e ciò significa che questo fenomeno non dovrebbe rappresentare un peggioramento significativo della qualità dell’aria. Nessun rischio quindi per la salute umana ma effetti ben visibili nei cieli, che diventano più offuscati e a tratti grigiastri.

La nube di fumo visibile anche dal Satellite sulla penisola iberica
Resta grave invece la situazione in Canada. Le condizioni più critiche sono nelle regioni orientali, Ontario, Quebec e Nuova Scozia. I grandi incendi attivi, secondo il Canadian Interagency Forest Fire Centre, sono oltre 420 e sono bruciati 70mila chilometri quadrati nel 2023: è il dato peggiore da 30 anni a questa parte. E il picco della stagione degli incendi, caratterizzata da roghi anche di vaste proporzioni in Canada, è atteso solo fra luglio e agosto.
Preoccupanti i dati sull’inquinamento. In seguito agli incendi la qualità dell’aria nella capitale Ottawa è stata gravemente compromessa, raggiungendo domenica il livello più alto sulla scala del rischio. La città ha raggiunto la soglia critica di 10 plus sull’Indice di salute della qualità elaborato dall’Environment Canada.

Fumo nel cielo di Salamanca, città della Spagna nord-occidentale
Foto: s24h