Come preannunciato l’Anticiclone Africano è tornato ad intensificarsi su tutta l’Italia sta determinando un caldo rovente in questo avvio di settimana. Le temperature risultano molto elevate: dai 36-38 gradi del Nord ai 39-41 gradi del Centro-Sud, ma localmente tocchiamo anche i 42-44 gradi nelle zone interne delle due Isole Maggiori.
Nei prossimi giorni il grande caldo continuerà ad attanagliare la penisola: l’apice è previsto proprio fra Martedì e Giovedì, quando le temperature si spingeranno ancora un po’ più in alto e potranno raggiungere picchi di 40-42°C in molte località delle regioni centro-meridionali, addirittura oltre la soglia dei 45°C sulle due Isole Maggiori. Continuerà a fare sempre più caldo anche di notte, con umidità elevata specialmente lungo le aree costiere e nei grandi centri urbani.
Quando finirà questo caldo estremo?
L’Anticiclone Africano, secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici, subirà un ridimensionamento nella seconda parte della settimana sul Nord Italia. Correnti relativamente più fresche di origine atlantica dovrebbero interessare le regioni settentrionali portando dei temporali specialmente da Giovedì insieme a una flessione termica di qualche grado. Flessione termica che potrebbe divenire più corposa nel week end, quando il caldo potrebbe attenuarsi considerevolmente.
Discorso ben diverso per il Centro-Sud, che continuerà ad essere avvolto dall’Anticiclone sub-tropicale. A parte un leggero calo termico al Centro sul finire della settimana, il caldo continuerà ad essere molto forte e per l’inizio della prossima settimana potrebbe addirittura intensificarsi ancora. Segnali di cambiamento si scorgono dopo il 26-27 Luglio: correnti di aria più fresca dall’Oceano Atlantico potrebbero finalmente spingersi più a Sud e interessare anche l’Italia centro-meridionale apportando un calo termico significativo.
Sarà la fine di questa grande ondata di calore? Purtroppo è ancora presto per dirlo. Si tratta di una tendenza tutta da confermare. Intanto, il caldo estremo continuerà ancora a lungo, almeno per altri 8-10 giorni, su gran parte della penisola.