Si aggrava il bilancio già pesantissimo dell’alluvione che ha colpito la Libia nei giorni scorsi. Secondo gli ultimi aggiornamenti sono oltre 6000 le vittime accertate nella città di Derna, la più colpita dall’eccezionale ondata di maltempo provocata dall’arrivo del ciclone Daniel.
“Sono tornato da Derna. È un disastro. Corpi giacciono ovunque: nel mare, nelle valli, sotto gli edifici”. A dichiararlo a Reuters è il ministro dell’aviazione civile Hichem Chkiouat. Prosegue intanto per il terzo giorno la disperata ricerca dei dispersi, stimati oltre 10000.
Il sindaco della città ha detto che la situazione è fuori controllo ed ha chiesto interventi di soccorso internazionali. Derna è stata particolarmente colpita perché è una città situata a valle di diversi torrenti e due delle dighe che trattenevano le acque sono completamente crollate e altre tre danneggiate. In particolare, sono crollate le dighe costruite lungo il fiume Wadi che scende dalle vicine montagne fino alla città. Su quest’ultima si sono così riversati di colpo 33 milioni di metri cubi d’acqua e fango che hanno causato un’inedita inondazione e sommerso gran parte della città, spazzando via case, strade, ponti.
Derna non è naturalmente l’unica zona ad essere stata interessata dal maltempo. Altre città della Montagna verde (Gebel Akhdar) sono state colpite, ma non nella stessa misura catastrofica.