Tre giorni dopo il violento terremoto di magnitudo 7.5, il Giappone si trova ancora a fare i conti con le conseguenze devastanti del disastro naturale. Secondo le ultime informazioni, il bilancio delle vittime ha raggiunto quota 78 morti. Ancora una cinquantina di persone risultano disperse e centinaia di individui isolati.
In diverse zone del Giappone centrale il terremoto ha causato frane e bloccato strade, isolando più di una dozzina di comunità. Queste aree stanno lottando per affrontare la situazione, mentre le autorità locali cercano disperatamente eventuali sopravvissuti tra le macerie.
Città come Wajima, Noto e Suzu, vicine all’epicentro del terremoto, sono tra le più colpite. A Suzu, il sindaco Masuhiro Izumiya ha riferito che “circa il 90% delle case è stato completamente o parzialmente distrutto”, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa nazionale Kyodo.
Le operazioni di soccorso e ricerca sono ancora in corso in queste aree colpite, con team di soccorritori che lavorano incessantemente per trovare e assistere le persone disperse e isolate. Il Giappone è noto per la sua resilienza e capacità di affrontare le catastrofi naturali, ma il terremoto di questa portata rappresenta comunque una sfida enorme. La solidarietà nazionale e internazionale è fondamentale in momenti come questo, e il mondo è al fianco del Giappone mentre cerca di riprendersi da questa tragedia e di assistere coloro che ne sono stati colpiti.