La primavera è iniziata e le giornate continuano ad “allungarsi” a piccoli passi, ma una brusca accelerata da questo punto di vista verrà dato dal ritorno dell’ora legale. Quest’anno, il cambio di orario è fissato per la notte tra il 30 e il 31 marzo 2024, coincidendo con la Pasqua. In questo frangente le lancette degli orologi saranno spostate in avanti di un’ora, trasformando le 2 nelle 3. Di conseguenza il sole tramonterà un’ora più tardi e potremo godere della luce solare fin verso le 7 del pomeriggio.
L’adozione dell’ora legale, una convenzione non solo italiana ma europea, comporta lo spostamento dell’orario un’ora avanti per sfruttare al meglio la luce solare nei mesi primaverili ed estivi. Questa pratica si traduce in giornate apparentemente più lunghe, poiché il buio arriva più tardi, portando così a un certo risparmio energetico.
Nel periodo compreso tra il 2004 e il 2023, si stima che l’adozione dell’ora legale abbia portato a un risparmio complessivo di oltre 2 miliardi di euro, grazie a una riduzione dei consumi energetici pari a 500 milioni di kWh. Questo risparmio equivale al consumo medio annuo di elettricità di circa 200.000 famiglie. Questi dati, calcolati da Terna, sottolineano l’efficacia dell’ora legale nel promuovere una gestione più efficiente delle risorse energetiche, portando benefici sia in termini economici che ambientali.