Un recente studio condotto da Takuro Michibata, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Okayama in Giappone, pubblicato su Scientific Reports, ha rivelato un legame diretto tra i cambiamenti climatici e l’incremento dei fulmini a livello globale. Secondo le sue analisi, il riscaldamento globale in corso ha portato a un aumento significativo del numero di fulmini, un fenomeno destinato a crescere ulteriormente nei prossimi decenni.
Le conclusioni dello studio di Michibata sono il frutto di approfondite simulazioni dell’atmosfera in tre epoche cruciali: preindustriale, attuale e futura. Il ricercatore ha considerato diversi fattori influenti sull’attività dei fulmini, tra cui l’instabilità atmosferica, la presenza di aerosol, la profondità delle nuvole e il graupel. Nonostante le complessità nell’affrontare la modellizzazione di tali fenomeni, Michibata è riuscito a stabilire un aumento del 7,1% nel tasso medio di fulmini dal periodo preindustriale a oggi, con una previsione ancora più significativa di aumento del 18,4% in futuro, a causa del continuo riscaldamento globale.
Le implicazioni di questo aumento dei fulmini non possono essere sottovalutate, specialmente considerando il fatto che il 77% degli incendi nelle foreste boreali è causato proprio da queste scariche elettriche. Un precedente studio condotto dall’Università di Leeds, nel Regno Unito, ha evidenziato questa drammatica realtà, mettendo in luce come le foreste boreali, che rappresentano solo l’1% della superficie terrestre, contribuiscano con oltre l’8% delle emissioni globali di anidride carbonica derivanti dagli incendi.
Ci troviamo dunque di fronte a un circolo vizioso: l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera contribuisce al riscaldamento globale, che a sua volta accresce l’umidità nell’aria, favorendo temporali violenti con un’alta probabilità di fulmini, aumentando di conseguenza il rischio di incendi.
I fulmini, oltre a danneggiare gli ecosistemi forestali, rappresentano una minaccia diretta per le persone. Dati del National Weather Service mostrano che tra il 2009 e il 2018 negli Stati Uniti sono stati registrati 27 decessi e 243 feriti a causa dei fulmini. L’India ha sperimentato in prima persona l’impatto devastante dei fulmini, con la morte di 147 persone in soli dieci giorni nell’estate del 2020 nello Stato del Bihar. Questo tragico evento è solo uno dei molti che dimostrano la necessità urgente di affrontare questa crescente minaccia.
Per limitare il pericolo, i ricercatori raccomandano l’implementazione di sistemi di rilevamento dei fulmini e l’installazione di sistemi di messa a terra negli edifici. Questi sono passi fondamentali nell’affrontare l’emergenza immediata, ma è altrettanto importante sviluppare soluzioni a lungo termine per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e proteggere sia gli ecosistemi che le comunità umane da questa crescente minaccia.