Le dinamiche climatiche di maggio 2024: tra instabilità e brevi pause asciutte
Il mese di maggio si preannuncia molto movimentato sotto il profilo meteo, seguendo la falsa riga della seconda parte di Aprile. Il proseguo di questo mese, iniziato già sotto il segno del maltempo, potrebbe essere caratterizzato da un tempo frequentemente instabile, con vari impulsi perturbati alternati a brevi pause asciutte.
Un fine settimana che promette un miglioramento atmosferico
Gli effetti della perturbazione atlantica di questo avvio del mese sono ancora evidenti. Assistiamo infatti a numerosi temporali, che insisteranno fino a venerdì soprattutto al centro-sud. Successivamente potremo godere di un miglioramento atmosferico nel corso del weekend, grazie ad un modesto rinforzo della pressione atmosferica. Instabilità e fresco tenderanno da attenuarsi, a favore di un clima più stabile e mite, anche se delle incertezze potranno ancora interessare il Nord Italia.
Una nuova fase perturbata nella prossima settimana
Questa fase di stabilità, tuttavia, dovrebbe rivelarsi breve. I modelli previsionali più aggiornati puntano infatti verso un mutamento delle condizioni atmosferiche atteso già per la prima parte della settimana prossima. Secondo le previsioni, una insidiosa “goccia fredda”, ovvero una depressione che andrà a isolarsi staccandosi dal flusso perturbato atlantico, punterà dritto verso il Mediterraneo e l’Italia.
Questa dovrebbe dar vita a un nuovo peggioramento del tempo tra il 7 e il 9 maggio, con l’arrivo di precipitazioni e temporali che potrebbero assumere un carattere di notevole intensità in alcune aree. Quest’ulteriore periodo di instabilità meteorologica si accompagnerà a un abbassamento delle temperature, che sarà la diretta conseguenza dell’afflusso di correnti più fresche provenienti dal Nord-Atlantico.
È doveroso sottolineare, però, l’elemento d’incertezza che persiste attorno a queste previsioni, che si amplifica soprattutto quando si considerano dinamiche complesse come le “gocce fredde” che attraversano il Mediterraneo. La capacità di predire con esattezza il posizionamento e la traiettoria di tali sistemi è notoriamente complessa, per tanto sarà fondamentale rimanere aggiornati attraverso i prossimi bollettini.