Una vasta area di bassa pressione, che negli ultimi giorni ha generato maltempo estremo in varie regioni d’Europa causando alluvioni catastrofiche (leggi qui), sta ora avanzando verso il Mediterraneo centrale, portando l’Italia al centro di una nuova fase instabile e perturbata. Questo movimento retrogrado è il risultato di una potente rimonta anticiclonica sul Nord Europa, che sta costringendo le correnti atmosferiche a disporsi dai quadranti orientali alle nostre latitudini, favorendo così il ritorno di questa bassa pressione e quindi del maltempo.
Nel corso dei prossimi giorni, un vortice depressionario in formazione sull’area tirrenica sarà responsabile di un peggioramento significativo delle condizioni meteorologiche. Fra martedì a giovedì si prevede l’apice di questa fase di maltempo, che potrebbe comunque portare strascichi anche nei giorni successivi, specie venerdì. L’Italia in questo periodo dovrà affrontare piogge diffuse e temporali, con fenomeni intensi che colpiranno diversi settori.
Le zone costiere dell’Adriatico e del basso Tirreno saranno tra le più esposte. In particolare la fascia tra la Romagna e le Marche centro-settentrionali dovrebbe risultare l’area più colpita dal maltempo. Qui, le precipitazioni saranno continue e particolarmente abbondanti, alimentate da correnti orientali umide che potranno portare ad accumuli pluviometrici eccezionali, superiori ai 250-300 mm sino a fine evento. Il rischio di nubifragi e criticità idro-geologiche sarà quindi molto elevato, con la possibilità di allagamenti, frane e smottamenti, specialmente nelle zone già predisposte a fenomeni di dissesto idro-geologico, ma non solo.
Il rischio di fenomeni intensi riguarderà anche altre regioni, come Abruzzo, Molise e Puglia, che dovranno fare i conti soprattutto con temporali di forte intensità . In particolare, i settori ionici e il Salento saranno a rischio di eventi atmosferici violenti, anche se non sono previsti gli accumuli di pioggia eccezionali attesi per le Marche e la Romagna.
Al nord Italia, le condizioni saranno generalmente più stabili, con precipitazioni scarse o assenti sopra la linea del Po, a eccezione dell’Emilia-Romagna che, come appena spiegato, potrebbe essere tra le zone maggiormente colpite dal maltempo.
Con le previsioni che continuano a confermare la possibilità di fenomeni intensi, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione meteo nei prossimi giorni. Le autorità e la popolazione sono chiamate a mantenere alta l’attenzione, in particolare nelle aree più vulnerabili, e a seguire i bollettini meteo e gli avvisi ufficiali per evitare situazioni di rischio legate a frane, esondazioni e allagamenti.