La nuova e forte perturbazione, ampiamente menzionata nei giorni scorsi, sta interessando in queste ore il Nord-Ovest con piogge e violenti temporali. A pagarne le spese รจ soprattutto la Liguria, dove si registrano accumuli di pioggia eccezionali tra Genova e La Spezia, con oltre 150 mm caduti dalla notte.
Siamo solamente allโinizio di questa ondata di maltempo, che ci accompagnerร almeno fino allโinizio della prossima settimana, concentrandosi su molte altre regioni. Ci saranno diverse fasi perturbate nel corso di questa ondata, con piogge alternate su Nord, Centro e Sud Italia.
Nel complesso, possiamo confermare che ci aspettano almeno altri quattro giorni di maltempo su tutta la penisola. Lโapice รจ atteso tra sabato e domenica, quando quasi tutta Italia sarร ricoperta da nubi, rovesci e temporali, localmente violenti.
La formazione di un ciclone sul Mar Tirreno
Lโaria fredda legata a questa depressione sta attualmente affluendo verso il Nord-Ovest, ma entro venerdรฌ sera e le prime ore di sabato si dirigerร sul Medio Basso Tirreno, dove darร vita a un ciclone letteralmente immobilizzato sul Mediterraneo.
Le regioni piรน colpite dal maltempo
Il ciclone darร vita a vasti sistemi temporaleschi, che interesseranno soprattutto le regioni ioniche e il Nord-Est, dove sono attesi gli accumuli di pioggia piรน significativi. Tra sabato e domenica, pioverร quasi incessantemente su Friuli, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Trentino, dove potrebbero precipitare localmente oltre 150 mm di pioggia.
Anche il Sud entrerร in scena tra venerdรฌ sera e sabato, con lโarrivo di un potente sistema temporalesco che porterร abbondanti piogge su Sicilia, Calabria e Basilicata.
Lโapice del maltempo al Sud tra lunedรฌ e martedรฌ
Per il Sud Italia, tuttavia, lโapice del maltempo potrebbe arrivare tra lunedรฌ e martedรฌ, quando il ciclone si concentrerร principalmente sullโestremo Sud, richiamando correnti umide di scirocco. Calabria ionica e Sicilia orientale potrebbero affrontare potenti nubifragi, con accumuli di pioggia superiori ai 200 mm. Si tratta di valori esorbitanti, che potrebbero avere conseguenze significative sullo stato idrogeologico del territorio.