Home > Aggiornamenti meteo > Meteo: freddo in agguato in seconda decade, ecco gli ultimi aggiornamenti

Meteo: freddo in agguato in seconda decade, ecco gli ultimi aggiornamenti

4 Novembre 2024, ore 20:36
meteo freddo seconda decade novembre

Il clima attuale sull’Italia è caratterizzato dall’azione persistente di un’alta pressione che porta bel tempo e temperature più elevate rispetto alla norma, seppur di qualche grado. La stabilità anticiclonica continua a proteggere la Penisola, mantenendo lontane le perturbazioni. Questo assetto offre giornate soleggiate, soprattutto al Centro-Sud, dove il tempo asciutto domina ormai da molti giorni.

Le cose però potrebbero cambiare nella seconda parte della settimana. A partire da giovedì/venerdì, sono attese infiltrazioni di aria umida e instabile provenienti dall’Atlantico, con effetti che interesseranno principalmente le isole maggiori, ovvero Sardegna e Sicilia, dove potrebbero verificarsi brevi piogge o temporali isolati. Nelle altre zone d’Italia, il clima resterà prevalentemente stabile, con un leggero calo delle temperature che andranno verso valori più stagionali. La nuvolosità tenderà ad aumentare su alcune zone, ma senza apportare precipitazioni di rilievo.

Freddo in arrivo? Uno scenario ancora da definire

Lo scenario meteo potrebbe vivacizzarsi la prossima settimana. Gli ultimi modelli meteorologici suggeriscono un’importante discesa di aria fredda dalla regione polare verso l’Europa centro-orientale all’inizio della seconda decade del mese. Tuttavia, rimane ancora incerto il coinvolgimento dell’Italia in questa dinamica. Attualmente, l’ipotesi più probabile è che il freddo colpisca principalmente le zone centro-settentrionali del continente, con una possibile estensione al nostro Paese in un secondo momento (dopo il 12-13 Novembre), ma non vi è alcuna certezza in merito per il momento.

Se la massa d’aria fredda dovesse raggiungere anche l’Italia, potremmo vedere un abbassamento delle temperature e condizioni meteorologiche più tipiche dell’inverno su alcune aree. Tuttavia, non si esclude che l’Italia possa rimanere solo marginalmente interessata, soprattutto nelle regioni settentrionali. Nei prossimi giorni, il quadro diventerà più chiaro, e sarà possibile avere una visione più precisa su cosa ci riserverà la seconda metà di novembre.