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Copernicus: ormai certo che “il 2024 sarà il più caldo mai registrato”

7 Novembre 2024, ore 14:19

E’ ormai praticamente certo che il 2024 si rivelerà l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media che supererà di oltre 1,5°C i livelli preindustriali. È quanto emerge dai dati del Copernicus Climate Change Service (C3S), il programma di monitoraggio climatico implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto dell’Unione Europea. Le analisi utilizzate per ottenere questi risultati sono basate sul set di dati Era5, che raccoglie miliardi di misurazioni da fonti globali come satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche.

Secondo Samantha Burgess, vicedirettore del C3S, “dopo 10 mesi dall’inizio del 2024, è praticamente certo che questo sarà l’anno più caldo mai registrato, e il primo in cui la temperatura globale supererà i 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali”. Questo dato, basato sull’analisi del dataset Era5, rappresenta una nuova pietra miliare nei record di temperatura globale e dovrebbe incentivare un’azione concreta durante la COP29, la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

 Data source: ERA5. Credit: Copernicus Climate Change Service /ECMWF.

Data source: ERA5. Credit: Copernicus Climate Change Service /ECMWF.

Ottobre 2024: un mese record

Nello specifico, ottobre 2024 si posiziona come il secondo mese di ottobre più caldo mai registrato, superato solo da ottobre 2023. La temperatura media globale dell’aria è stata di 15,25°C, ovvero 0,80°C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,65°C sopra i livelli preindustriali (1850-1900). Questo è il quindicesimo mese su un periodo di 16 mesi in cui la temperatura globale ha oltrepassato il limite dei 1,5°C rispetto all’era preindustriale. Il trend dunque sembra ormai consolidato.

Gli ultimi 12 mesi: un trend crescente

Anche analizzando l’andamento degli ultimi 12 mesi (novembre 2023 – ottobre 2024), i dati del C3S mostrano un aumento medio di 0,74°C rispetto alla media 1991-2020 e di 1,62°C rispetto ai livelli preindustriali. Nei primi 10 mesi del 2024, l’anomalia media della temperatura globale è stata 0,71°C sopra la media del 1991-2020, registrando un record assoluto per questo periodo e risultando 0,16°C più calda rispetto allo stesso periodo del 2023.

Con la persistenza di queste anomalie, mancando soltanto due mesi alla fine dell’anno, è improbabile che la media annuale del 2024 scenda abbastanza da evitare il titolo di anno più caldo mai registrato. Le previsioni lasciano intuire il raggiungimento di un’anomalia finale di circa 1,6°C per l’intero 2024.

Il contesto europeo e globale

In Europa, ottobre 2024 ha fatto registrare una temperatura media di 10,83°C, ben 1,23°C sopra la media 1991-2020. Questo rende il mese scorso il quinto ottobre più caldo mai registrato in Europa, con il record assoluto detenuto da ottobre 2022 (+1,92°C). Le temperature sono risultate sopra la media in quasi tutto il continente. Al di fuori del contesto europeo invece si sono registrati valori particolarmente elevati in Canada settentrionale, Stati Uniti centrali e occidentali, Tibet settentrionale, Giappone e Australia. Solo alcune aree, come la Groenlandia centrale e l’Islanda, hanno registrato temperature al di sotto della media.

Per quanto riguarda le temperature superficiali marine (SST), ottobre 2024 ha registrato un valore medio di 20,68°C tra le latitudini 60°S-60°N, il secondo valore più alto di sempre per questo mese, a soli 0,10°C dal record di ottobre 2023.

Questi dati evidenziano la gravità della situazione climatica e la necessità di interventi globali immediati per contenere il futuro aumento delle temperature. La soglia critica dei 1,5°C, sebbene finora superata solo in alcuni mesi, rischia di diventare una nuova normalità se le emissioni di gas serra non saranno drasticamente ridotte.