La seconda metà di novembre potrebbe riservare prime influenze invernali per gran parte dell’Europa, con una configurazione atmosferica in grado di portare una importante ondata di freddo su buona parte del continente. I modelli meteorologici, come il prestigioso GFS, indicano subito dopo metà mese la tendenza a una espansione ed elevazione dell’anticiclone delle Azzorre verso Nord, fin verso la Groenlandia, che potrebbe spianare la strada a una discesa di aria artica verso l’Europa. Il periodo da tenere d’occhio dovrebbe essere quello a partire dal 17-18 Novembre. L’effettivo impatto di questa incursione fredda sull’Italia però resta ancora incerto e dipenderà molto dalla traiettoria finale di questa massa d’aria gelida.
Le attuali proiezioni suggeriscano che il grosso del freddo si concentrerà su Europa centrale e settentrionale, in quanto la vasta saccatura artica dovrebbe assumere una traiettoria occidentale. Con una configurazione barica di questo tipo, l’Italia potrebbe trovarsi in gran parte sotto l’effetto di correnti sud-occidentali ben più miti, richiamate proprio dall’affondo verso l’Europa centro-occidentale della suddetta saccatura.
Queste correnti miti porterebbero un generale aumento delle temperature su buona parte d’Italia, nella fattispecie sull’area centro-meridionale, mentre le zone più settentrionali della penisola potrebbero essere influenzate dalla circolazione fredda presente sull’Europa centro-settentrionale e vivere quindi una fase più rigida. Tutto questo nel periodo che va dal 16 al 20 Novembre, secondo le proiezioni del modello GFS.
Va detto che tali correnti potrebbero non risultare stabili, anzi trasportare aria umida e instabile e quindi arrecare delle piogge, specialmente sul versante tirrenico della penisola. Questo aspetto potrebbe limitare un po’ l’ascesa delle temperature.
Questa evoluzione rappresenta comunque una tendenza generale, che sarà da verificare ed eventualmente confermare nei prossimi aggiornamenti, poiché anche piccole variazioni nella traiettoria dell’aria fredda potrebbero cambiare il quadro italiano. Se l’irruzione artica dovesse spostarsi leggermente più a sud o deviare in parte verso il Nord Italia, potremmo vedere un coinvolgimento maggiore del nostro Paese, con un’attenuazione del richiamo mite e una maggiore presenza di aria fredda. Per ora, si prospetta uno scenario con temperature in rialzo al Centro-Sud e condizioni più fresche o moderatamente fredde al Nord, ma si attendono i dati dei prossimi giorni per comprendere meglio il possibile coinvolgimento dell’Italia.