La seconda metà di novembre potrebbe segnare un cambio di marcia per le condizioni atmosferiche sull’Europa, con scenari che fanno intravedere una discesa significativa di aria fredda verso il continente. I principali modelli meteorologici evidenziano un probabile innalzamento dell’anticiclone delle Azzorre verso latitudini settentrionali. Questo movimento dell’alta pressione, in concomitanza con una espansione del vortice polare, andrebbe a innescare la progressione di una vasta massa d’aria gelida verso sud e quindi verso l’Europa. L’aria fredda raggiungerebbe prima i settori europei settentrionali e poi dilagherebbe verso l’Europa centrale spingendosi ancora più a sud. Questo nel periodo compreso fra 16-22 Novembre, secondo le previsioni dei centri di calcolo.
Ma veniamo all’Italia. Cosa comporterebbe questa irruzione fredda per il nostro paese? Al momento le proiezioni suggeriscono che l’aria fredda dovrebbe concentrarsi principalmente sulle regioni centro-settentrionali dell’Europa, senza coinvolgere quindi il Mediterraneo. La posizione e l’evoluzione della saccatura artica, al contrario, dovrebbe innescare una risposta di aria mite sul bacino del Mediterraneo, con correnti sud-occidentali che farebbero aumentare le temperature su gran parte del paese, specialmente al Centro-Sud Italia.
Potrebbe così aprirsi un periodo nuovamente più caldo, dopo la parentesi fredda attesa nei giorni precedenti (fin verso metà Novembre), almeno per buona parte d’Italia. Solo il Nord, essendo più vicino alla circolazione fredda presente sull’Europa, potrebbe risentire di un clima più fresco, ma difficilmente si avranno condizioni di freddo intenso o gelo come accadrà sull’Europa settentrionale.
Ci preme sottolineare che questa è una tendenza meteo che necessita di essere rivista nei prossimi giorni. Serviranno infatti ulteriori aggiornamenti per confermare questa evoluzione e avere maggiore chiarezza su quali effetti avranno sull’Italia queste prime manovre invernali a livello emisferico.