La seconda metà di novembre vedrà un’importante svolta invernale su gran parte del continente europeo, con una vasta irruzione di aria artica che scenderà dalle regioni polari verso il Nord e il Centro Europa. Questo afflusso di aria fredda avrà un impatto significativo sul clima di molte nazioni, facendo piombare vaste aree in una condizione pienamente invernale, specialmente nel periodo dopo il 18-19 Novembre. In paesi come Gran Bretagna, Olanda, Germania, Polonia, nelle aree settentrionali della Francia, si attende un crollo delle temperature che porterà un generale raffreddamento e potenzialmente le prime nevicate a bassa quota. Tuttavia, per quanto concerne l’Italia, almeno fino al termine della seconda decade di novembre, questa discesa artica non dovrebbe avere effetti diretti.
Sul nostro territorio, infatti, la configurazione barica vedrà l’influenza di correnti miti dai quadranti meridionali, le quali, anziché portare freddo intenso, daranno vita a una fase più mite, con temperature in generale crescita rispetto al periodo attuale.
Un primo incremento termico è atteso già nel corso del weekend prossimo (16-17 Novembre), quando sul nostro paese dovrebbe arrivare un’area di alta pressione che riporterà anche un tempo sostanzialmente stabile e soleggiato. A seguire, l’imponente saccatura artica di cui parlavamo poc’anzi si dovrebbe spingere più a sud, puntando l’Europa occidentale: questa dinamica innescherà appunto una risalita di aria mite sub-tropicale verso il Mediterraneo. Avremo per tanto un ulteriore aumento delle temperature sotto l’effetto di correnti di libeccio e scirocco, che si farà sentire soprattutto al Centro-Sud. Durante questa fase però potrebbe tornare anche il maltempo, in quanto le più umide correnti sud-occidentali in quota dovrebbero trasportare nubi e piogge verso la nostra penisola. Dunque, intorno al 18-20 Novembre, potremmo assistere a un nuovo peggioramento del tempo, seppur in un contesto climatico mite per il periodo.
La grande dinamica invernale che sta prendendo forma in Europa resta comunque un segnale interessante, poiché potrebbe rappresentare una sorta di “anticamera” per eventuali afflussi freddi verso l’Italia nelle settimane successive, forse già nel corso dell’ultima decade di Novembre. Al momento, però, i modelli meteo confermano che l’Italia si troverà ai margini di questa potente saccatura artica, e rimarrà piuttosto esposta a flussi sud-occidentali umidi e a tratti perturbati. Sarà quindi una fase contraddistinta da un’alternanza di periodi piovosi e temporali, accompagnati da un clima relativamente mite, che impedirà l’arrivo di temperature invernali almeno fino al 20 di novembre.