Un potente tifone ha colpito il Nord delle Filippine, causando distruzioni su larga scala. Si tratta del tifone Man-yi, il sesto grande ciclone a colpire il Paese nel giro di meno di un mese, che ha costretto centinaia di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case e rifugiarsi nei centri di emergenza. Il ciclone ha toccato terra sabato sera nella provincia orientale di Catanduanes, accompagnato da venti sostenuti fino a 195 km/h e raffiche che hanno raggiunto i 240 km/h.
I danni alle infrastrutture sono stati ingenti: l’intera isola di Catanduanes è rimasta senza elettricità dopo che il tifone ha abbattuto alberi e pali della luce, isolando la regione. Man-yi ha proseguito il suo percorso nelle ore successive, spostandosi in direzione Nord-Ovest attraverso Luzon, la regione più popolosa delle Filippine. Le immagini trasmesse dai media locali nella mattinata di Domenica hanno mostrato onde gigantesche che colpivano la costa di Aurora, alimentate da venti fortissimi e piogge torrenziali. La capitale Manila è stata risparmiata da un impatto diretto, ma le autorità hanno comunque mantenuto uno stato di allerta, diramando avvisi per mareggiate pericolose lungo le coste.
L’agenzia meteorologica filippina ha descritto la situazione come “potenzialmente catastrofica e pericolosa per la vita” nelle aree direttamente interessate dal passaggio del tifone. Per ora non si segnalano vittime, ma i danni materiali sono già evidenti e si preannunciano di proporzioni significative, con le valutazioni ancora in corso.
Questa stagione di tifoni ha assunto caratteri estremi, con un numero eccezionale di tempeste che si sono abbattute sul Paese in sole tre settimane. A Luzon, i cicloni consecutivi hanno causato la morte di oltre 160 persone, colpito circa nove milioni di abitanti e devastato vaste aree, compromettendo tante comunità residenziali e infrastrutture. I terreni agricoli hanno subito danni pesanti, al punto che le Filippine potrebbero dover affrontare una crisi alimentare, con la necessità di importare riso, un alimento base per la popolazione locale.
La frequenza e l’intensità delle tempeste sollevano interrogativi sul futuro del Paese, costretto a confrontarsi con una vulnerabilità crescente di fronte agli eventi meteorologici estremi, che minacciano non solo la sicurezza delle persone, ma anche la stabilità economica e agricola.