Oggi, 18 novembre 2024, sarà un giorno speciale per Utqiagvik, la cittadina più a nord degli Stati Uniti, situata sulle coste dell’Alaska. Questa comunità artica, abitata da poco più di 4.000 persone, vedrà il Sole per l’ultima volta nel 2024, dando inizio al periodo della Notte Polare. A partire da questa sera, il Sole scomparirà all’orizzonte e tornerà a mostrarsi solo il 23 gennaio 2025, quando la cittadina riabbraccerà la luce solare dopo oltre due mesi di buio.
Cos’è la Notte Polare?
La Notte Polare è un fenomeno naturale che si verifica nelle regioni vicine al Circolo Polare Artico, quando il Sole rimane sotto l’orizzonte per un periodo prolungato. Questo avviene a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre, che durante l’inverno fa sì che le regioni artiche e antartiche sperimentino lunghi periodi di oscurità. La durata del buio varia a seconda della latitudine: più ci si avvicina al Polo Nord o al Polo Sud, più lunga sarà la Notte Polare.
Utqiagvik: due mesi senza Sole
Utqiagvik si trova a circa 320 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, e ogni anno affronta questo periodo di oscurità con una routine ben collaudata. Per oltre 60 giorni, il Sole non salirà mai sopra l’orizzonte, lasciando la cittadina in una lunga notte interrotta solo da un breve crepuscolo diurno nelle ore centrali della giornata. Questo crepuscolo, se il cielo non è coperto da nubi, è una luce fioca e blu-violacea che fornisce un tocco surreale al paesaggio innevato.
Un fenomeno estremo, ma affascinante
La Notte Polare è un evento estremo, ma la popolazione di Utqiagvik è abituata a gestirla. Durante questo periodo, la vita quotidiana continua, sebbene la comunità debba affrontare temperature che possono scendere ben sotto lo zero, raggiungendo i -30°C o meno nei giorni più freddi. Molti abitanti si preparano per il lungo inverno, organizzando attività sociali e culturali per mantenere alto il morale. Le scuole, i negozi e le attività commerciali proseguono normalmente, ma con l’attenzione rivolta a contrastare l’eventuale depressione stagionale dovuta alla mancanza di luce naturale.
Il ritorno del sole
Il 23 gennaio 2025 sarà un giorno di festa: il ritorno del Sole è un evento atteso con ansia e viene spesso celebrato con feste e incontri comunitari. I primi raggi solari illumineranno nuovamente il cielo, segnando la fine della Notte Polare e l’inizio della transizione verso la luce primaverile. Questo momento rappresenta una sorta di rinascita dopo il lungo buio, riportando la speranza di giorni più lunghi e luminosi.
Un’attrazione per i viaggiatori
La Notte Polare, per quanto possa sembrare impegnativa, è anche una grande attrazione turistica. Molti visitatori giungono ad Utqiagvik per vivere l’esperienza del buio perpetuo, ma anche per ammirare lo spettacolo delle Aurore Boreali, che durante l’inverno artico sono più frequenti e intense. Questi giochi di luce nel cielo notturno sono uno dei motivi per cui Utqiagvik diventa una meta ambita dai viaggiatori avventurosi.