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Meteo: finale di Novembre con cappotti e sciarpe, torna il freddo polare

25 Novembre 2024, ore 7:00
meteo 7 giorni freddo e vento forte

Con la fine dell’autunno meteorologico ormai imminente, ci prepariamo ad accogliere l’inverno secondo il calendario climatico italiano. Quest’anno, al contrario di molte stagioni passate, l’inverno potrebbe fare il suo debutto con una marcata irruzione di aria artica, destinata a colpire numerose regioni del nostro Paese. Questa perturbazione fredda promette di portare un netto cambiamento, segnando un inizio di stagione in grande stile.

I più recenti modelli di previsione confermano l’elevata probabilità di questa incursione fredda, benché i dettagli sulla sua esatta direzione rimangano incerti. Non ci troviamo di fronte a un evento di gelo estremo capace di imbiancare le pianure, ma piuttosto a una significativa diminuzione delle temperature, che interesserà gran parte del territorio. Questa discesa termica potrebbe riportare la neve a quote collinari, preannunciando un primo assaggio delle caratteristiche climatiche dell’inverno.

Il picco di questa irruzione artica è atteso tra il 30 novembre e il 1 dicembre, proprio nella fase di passaggio stagionale. La massa d’aria fredda, distaccandosi dalle regioni polari, verrà sospinta verso il Mediterraneo grazie al consolidamento di un’area di alta pressione atmosferica che si estenderà su Gran Bretagna, Germania, Francia e Scandinavia. Questo schema costringerà il freddo a intraprendere un movimento retrogrado, attraversando i Balcani prima di raggiungere il territorio italiano.

Le regioni del Centro-Sud, specialmente quelle che si affacciano sull’Adriatico, risulteranno le più esposte agli effetti di questa perturbazione. Sono attese piogge, venti intensi e fenomeni temporaleschi, accompagnati da nevicate anche a quote basse. Secondo le previsioni, la neve potrebbe scendere non solo in Appennino, ma anche sulle colline, tra i 500 e i 600 metri, interessando aree come Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.

In prossimità del livello del mare e nelle aree di bassa collina, potrebbero verificarsi fenomeni di gragnola, piogge abbondanti e un forte calo termico. I venti freddi contribuiranno a far percepire un clima rigido, tipico delle prime incursioni invernali. Le zone costiere e i bassopiani saranno teatro di frequenti acquazzoni e di condizioni meteorologiche in netto contrasto con quelle miti di inizio autunno.

Le regioni settentrionali dell’Italia rimarranno in gran parte ai margini di questa fase di maltempo, pur sperimentando un evidente calo delle temperature, soprattutto durante le ore notturne. In alcune aree della Val Padana, i valori termici potrebbero scendere sotto lo zero, favorendo gelate diffuse e un’atmosfera già pienamente invernale.

A partire dal 3 dicembre, il quadro meteorologico potrebbe migliorare gradualmente, grazie all’allontanamento della massa d’aria fredda e a un progressivo ritorno alla stabilità. Tuttavia, gli sviluppi futuri necessiteranno di ulteriori conferme, poiché questo inverno sembra intenzionato a riservare fin da subito sorprese degne di nota.