Le prospettive meteo per l’8 dicembre si stanno chiarendo, lasciando spazio a scenari che preannunciano una forte perturbazione in arrivo sul Mediterraneo. Questo sistema ciclonico, che potrebbe rivelarsi particolarmente insidioso, è atteso portare un deciso peggioramento delle condizioni climatiche nel giorno dell’Immacolata, con possibili effetti prolungati nei giorni seguenti. Secondo i modelli previsionali, il maltempo colpirà principalmente il Centro-Sud, ma non è esclusa una lieve influenza anche sul Nord, dove potrebbe comparire la neve a bassa quota.
L’aria fredda di origine artica, dopo essersi diffusa sull’Europa centrale, scivolerà sul Mar Tirreno creando un sistema ciclonico ampio e strutturato. Questo vortice sarà accompagnato da fronti perturbati carichi di pioggia, che attraverseranno il Centro-Sud e le isole maggiori. Le precipitazioni più significative sono attese lungo il basso Tirreno, l’arco ionico e sul medio Adriatico, con accumuli che potrebbero superare i 200 mm tra l’8 e il 9 dicembre. Tra le regioni più colpite si prevedono Marche, Abruzzo e Molise, dove i fenomeni saranno particolarmente intensi.
Freddo artico e neve
Mentre il maltempo investirà il Centro-Sud, il Nord Italia sperimenterà un drastico calo termico dovuto all’aria artica, che si stabilirà a basse quote. Qui le temperature si abbasseranno sensibilmente, favorendo l’arrivo di nevicate a quote molto basse, talvolta anche in pianura. Le aree più interessate saranno Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, dove le nevicate potrebbero regalare una bianca Immacolata, con accumuli più consistenti nelle zone pedemontane e lungo l’Appennino. Altrove, invece, i venti di Scirocco e Libeccio manterranno valori termici più alti.
È tuttavia prematuro definire con precisione l’andamento del maltempo e l’esatta distribuzione dei fenomeni. Oscillazioni nella traiettoria del sistema ciclonico potrebbero cambiare gli scenari, limitando o intensificando i suoi effetti al Nord. Nel Centro-Sud, le probabilità di maltempo restano invece elevate, con la neve confinata alle aree montane, mentre le pianure saranno teatro di piogge e temporali localmente intensi. Gli aggiornamenti delle prossime ore saranno cruciali per delineare meglio l’impatto di questa nuova fase perturbata.