Nella mattinata di martedì 3 Dicembre il vulcano Taal, situato nelle Filippine, ha dato vita a un’eruzione freatomagmatica. Secondo il rapporto del Phivolcs (Istituto Filippino di Vulcanologia e Sismologia), l’evento, registrato alle ore 5:58, ha generato un pennacchio grigiastro alto circa 2.800 metri, visibile grazie alla telecamera IP della stazione di osservazione Buco (VTBC). Questo segna la terza eruzione del Taal nell’ultima settimana, dopo quelle del 28 e 29 novembre.
Philippines#Taal Volcano, phreatic explosion ejected volcanic material up to 2.8 km
Dec.3💯Climate change is happening all over the world, so countries need a unified science center that addresses climate issues comprehensively and warns people in advance of the risk of danger pic.twitter.com/SuzRXOMoDM
— Irene (@irene_makarenko) December 3, 2024
La recente attività vulcanica include un evento freatico minore registrato il 28 e 29 novembre, durato dai 5 ai 6 minuti, con pennacchi che hanno raggiunto un’altezza tra i 1.200 e i 1.500 metri, definiti “emissioni voluminose”.
A differenza delle eruzioni freatiche, alimentate dal vapore generato dal contatto tra acqua e magma caldo, le eruzioni freatomagmatiche coinvolgono un’interazione diretta tra magma e acqua, producendo esplosioni più intense che possono includere particelle di lava.
Il contatto tra magma e acqua provoca un rapido raffreddamento del magma, con la conseguente formazione di vapore ad alta pressione. Questo processo scatena un’esplosione più intensa rispetto a quella freatica, capace di frammentare il magma e mescolarlo a rocce e ceneri. L’eruzione può includere la fuoriuscita di particelle di lava insieme a pennacchi di gas, ceneri e vapore.
In risposta all’attività eruttiva in atto, è stato imposto il divieto di ingresso nell’isola del vulcano Taal e nella zona di pericolo permanente (Permanently Danger Zone, PDZ), che circonda il cratere principale. Il Phivolcs ha evidenziato i rischi potenziali, tra cui eruzioni freatiche improvvise, terremoti vulcanici, emissioni di gas tossici e ricadute di cenere.
Il Taal è noto per la sua imprevedibilità. La sua eruzione esplosiva del gennaio 2020, ad esempio, aveva causato evacuazioni di massa e danni significativi nelle aree circostanti. Sebbene l’attività attuale sia meno intensa, il vulcano richiede un attento monitoraggio per prevenire rischi maggiori per le comunità locali.
Le autorità continuano a sorvegliare il vulcano e a fornire aggiornamenti alla popolazione. Nel frattempo, si invita la popolazione a seguire le indicazioni delle autorità e ad adottare le necessarie precauzioni per garantire la propria sicurezza.