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Malattia misteriosa in Congo: allarme sanitario per 79 morti e 380 casi

5 Dicembre 2024, ore 18:24
malattia congo

La Repubblica Democratica del Congo sta affrontando un’emergenza sanitaria legata a una malattia sconosciuta che ha già causato almeno 79 decessi e infettato 380 persone, principalmente nella regione sud-occidentale del Paese. La situazione, descritta come preoccupante dal Ministero della Salute congolese, ha attirato l’attenzione internazionale, con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) impegnata nell’invio di esperti per valutare il quadro clinico e organizzare un intervento mirato.

I sintomi e il profilo delle vittime

Secondo le autorità sanitarie, i sintomi principali comprendono febbre, mal di testa, naso che cola, tosse, difficoltà respiratorie e forte anemia. Le vittime rientrano prevalentemente nella fascia d’età 15-18 anni, ma quasi la metà dei casi registrati riguarda bambini sotto i 5 anni. L’allarme è scattato nella provincia di Kwango, in particolare nella zona sanitaria di Panzi, un’area rurale in cui scarseggiano i medicinali e dove è complicato l’accesso all’assistenza medica. Qui tra il 10 e il 25 novembre si sono verificati la maggior parte dei decessi. Di questi, 27 persone sono morte negli ospedali, con cause attribuite a mancanza di trasfusioni di sangue (10 casi) e complicazioni respiratorie (17 casi). Gli altri decessi sono avvenuti all’interno delle comunità locali.

Le azioni in corso

Il Ministero della Salute del Congo ha attivato l’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica e il Centro Operativo per le Emergenze Sanitarie Pubbliche (COUSP) per intervenire sul campo. Gli obiettivi includono il trattamento immediato dei casi segnalati, una raccolta di campioni per identificare il patogeno responsabile e indagini epidemiologiche approfondite per comprendere meglio la diffusione e le cause della malattia.

Esperti e preoccupazioni

La comunità scientifica ha iniziato a esprimere preoccupazioni sul caso. Il virologo Roberto Burioni, attraverso il suo profilo X, ha sottolineato: “Quadro clinico strano (anemia), non mi piace. Per carità nessun panico, ma attenzione.” Anche l’infettivologo Matteo Bassetti ha evidenziato l’importanza di mantenere alta l’attenzione: “Speriamo bene perché l’ultima volta dal Congo è arrivata l’Ebola. Pare che i sintomi siano simili all’influenza. L’Oms si sta muovendo e dobbiamo ancora capire bene, magari non è nulla di preoccupante.”

Un’epidemia da monitorare

La misteriosa malattia richiama alla memoria epidemie passate, come quella dell’Ebola, scoppiata nella stessa regione africana. Tuttavia, al momento non ci sono indicazioni certe sul patogeno coinvolto né sulla sua modalità di trasmissione. La situazione rimane sotto stretto monitoraggio, con la speranza che l’intervento rapido e il supporto internazionale possano limitare l’ulteriore diffusione del contagio.