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Esplosione Calenzano: rilevato segnale sismico, come un “Terremoto Magnitudo 0.9”

10 Dicembre 2024, ore 9:44
terremoto esplosione firenze

Alle 10:21 di ieri, 9 dicembre, un’esplosione devastante ha colpito il deposito ENI di Calenzano, nella zona nord di Firenze, provocando una tragedia di proporzioni drammatiche. L’evento ha causato la morte di almeno 4 persone e oltre 25 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Purtroppo, ci sono ancora dispersi, mentre le squadre di soccorso continuano a lavorare senza sosta tra le macerie.

L’esplosione è stata così potente da essere avvertita a grande distanza, scatenando un immediato tam tam sui social media, dove molti utenti hanno condiviso testimonianze del boato che ha scosso l’area circostante.

La registrazione del segnale sismico

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato l’evento attraverso le sue stazioni della Rete Sismica Nazionale, che hanno rilevato un segnale sismico localizzato nella zona dell’esplosione. L’energia sprigionata dall’evento è stata tale da generare una magnitudo equivalente pari a 0.9.

Un’analisi dettagliata è stata condotta dall’esperto Davide Piccinini (INGV-ONT), che ha elaborato le tracce registrate dalle due stazioni più vicine al sito. Si tratta delle stazioni di Montemurlo (MPPT) e Carmignano (CRMI), situate rispettivamente a 13 e 15 km di distanza dal deposito.

Dalle elaborazioni si evidenziano due segnali distinti: l’arrivo delle onde P, le prime onde sismiche generate dallo scoppio, registrate pochi secondi dopo l’esplosione; un secondo segnale, più ampio e rilevabile circa 40-45 secondi dopo, corrispondente all’onda acustica del boato, che ha raggiunto le stazioni con un ritardo dovuto alla velocità di propagazione dell’onda sonora nell’aria.

ENI calenzano