La montagna si rivela ancora una volta impervia e imprevedibile. Sul Gran Sasso, a quota 2.700 metri, due escursionisti risultano dispersi da ieri pomeriggio, 22 dicembre, dopo essere scivolati in un canalone, in località Vallone dell’Inferno. L’allarme è scattato nel pomeriggio di ieri, quando gli escursionisti sono riusciti a contattare telefonicamente i soccorsi. Stando a quanto riferito, il loro equipaggiamento era adeguato ma il rischio più grande, viste le temperature, resta quello dell’ipotermia.
Le condizioni meteorologiche estremamente avverse stanno complicando gli sforzi di Soccorso Alpino e Fiamme Gialle, costringendo i soccorritori a sospendere temporaneamente le operazioni di recupero. Nelle ultime ore, il massiccio abruzzese è interessato infatti da una forte perturbazione, con neve fresca e venti intensi che impediscono il proseguimento delle ricerche.
Un team di circa venti soccorritori, operando a piedi, è riuscito a raggiungere il rifugio Duca degli Abruzzi, situato a 2.400 metri di altitudine. Tuttavia, la situazione meteorologica proibitiva non consente di spingersi oltre in sicurezza. Anche l’impiego dell’elicottero è stato reso impossibile dalle forti raffiche e dalla scarsa visibilità.
Le squadre di soccorso restano pronte a intervenire non appena le condizioni lo consentiranno. La finestra temporale per operazioni sicure è strettissima, considerata la quota elevata e le temperature estreme. Tuttavia, l’attenzione è massima per garantire la sicurezza degli stessi soccorritori, che operano in un ambiente ostile e in costante evoluzione.