Anche le giornate di San Silvestro e Capodanno saranno dominate da un robusto campo di alta pressione, che garantirà condizioni di stabilità atmosferica sul nostro paese. Questo anticiclone di matrice azzorriana si è consolidato grazie al compattamento del vortice polare, che sta confinando perturbazioni e freddo più intenso alle latitudini settentrionali, lasciando spazio a un clima asciutto e più mite a sud, ovvero sull’Europa centro-meridionale. Valori di pressione al suolo che raggiungono i 1030 hPa si estendono dalla Spagna fino all’Europa orientale, configurando un anticiclone esteso e ben livellato, che sarà difficilmente scalfibile nel breve termine.
Previsioni meteo San Silvestro e Capodanno
Sia il 31 Dicembre che il giorno di Capodanno trascorreranno quindi sotto l’influenza di questo vasto Anticiclone, per tanto senza assistere a particolari novità rispetto ai giorni precedenti.
Nonostante la stabilità atmosferica e quindi l’assenza di fenomeni rilevanti, l’alta pressione non sarà sinonimo di cieli completamente sereni ovunque. La Pianura Padana continuerà a essere interessata da nebbie dense e persistenti, che potranno ridurre sensibilmente la visibilità, soprattutto nelle ore più fredde della giornata. Anche le coste centro-settentrionali, sia tirreniche che adriatiche, saranno interessate da nubi basse e una certa variabilità, pur senza fenomeni, mentre le aree interne appenniniche, le Alpi e il Meridione potranno beneficiare di condizioni più soleggiate, con un clima gradevole e relativamente mite. Le temperature saranno grosso modo stazionarie, o soggette a variazioni legate alla presenza di nebbie e foschie che potranno limitare il riscaldamento diurno.
Questo scenario anticiclonico si manterrà stabile fino al 2 gennaio, garantendo condizioni di diffusa stabilità atmosferica e temperature senza particolari variazioni. Tuttavia, il dominio dell’alta pressione potrebbe interrompersi nei giorni successivi: tra il 3 e il 4 gennaio, infatti, si prevede un probabile cedimento dell’anticiclone, con l’arrivo di un impulso instabile nord-atlantico. Questo potrebbe tradursi in un ritorno di piogge sparse su alcune regioni e in nevicate sui rilievi, ma è ancora prematuro definire con precisione intensità e aree maggiormente colpite.
Quel che appare certo è che la configurazione atmosferica, dopo una lunga fase di Alta Pressione, dovrebbe subire un progressivo cambiamento, con un indebolimento del Vortice Polare che dovrebbe favorire una maggiore dinamicità e instabilità sul fronte meteorologico sull’Europa e anche sull’area mediterranea intorno al periodo dell’Epifania.
Torneremo su questa evoluzione nel corso dei prossimi giorni.