È improvvisamente esplosa la primavera su gran parte del Sud Italia, grazie all’arrivo dei venti di Libeccio e Scirocco, che hanno fatto salire le temperature localmente oltre i 20°C. Ma, come già spiegato nei precedenti editoriali, si tratta solo di un assaggio di ciò che ci aspetta nei prossimi giorni.
Le condizioni meteo, infatti, tenderanno a diventare ancora più estreme nella seconda metà della settimana, a causa di una serie di cicloni provenienti dall’Atlantico, che innescheranno continue risalite di aria calda direttamente dal deserto del Sahara. L’apice di questa calura anomala e precoce arriverà tra venerdì 14 e sabato 15 marzo, quando il caldo nordafricano diventerà praticamente estivo.
Temperature da record al Sud
Gli ultimissimi aggiornamenti dei modelli matematici mostrano previsioni davvero impressionanti per la giornata di venerdì: le temperature rischiano di salire di almeno 14-15°C sopra le medie tipiche del periodo nelle nostre montagne del Sud. Lo zero termico potrebbe clamorosamente superare i 3500 m di altitudine, una situazione che risulterebbe anomala anche in estate, o meglio, nelle estati di una volta.
Questa precoce ondata di caldo, assolutamente fuori scala e fuori stagione per il mese di marzo (ma lo sarebbe anche ad aprile e addirittura a maggio), porterà la colonnina di mercurio fino a 25-26°C in molte località del Sud e del basso Adriatico, con picchi isolati di 28-30°C sulla Sicilia settentrionale, la Sicilia orientale, l’interno della Calabria e la Puglia centro-settentrionale.
Insomma, parliamo di temperature assolutamente tardo-primaverili o addirittura estive, che inevitabilmente ci costringeranno a modificare il guardaroba in anticipo.
Temporali al Nord
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che tutto questo calore arriverà fino al Nord Italia, trasportato dai forti venti di Scirocco, che sferzeranno il Centro-Sud. Al Nord non farà caldo come al Sud Italia, ma tutto questo calore e tutta questa umidità in eccesso andranno a scontrarsi con l’aria più fresca proveniente dall’Atlantico, dando vita a numerosi temporali nella giornata di venerdì. Questi temporali potrebbero causare grandinate con chicchi di grosse dimensioni, potenziali nubifragi e intense raffiche di vento.
Inoltre, non si esclude la formazione delle prime supercelle della stagione primaverile sulla Val Padana, soprattutto tra Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.