L’andamento meteo dei prossimi giorni si preannuncia davvero straordinario, con cambiamenti estremi che vanno ben oltre la tipica alternanza della primavera. Se normalmente questa stagione è segnata da una certa variabilità tra giornate più fredde e altre decisamente miti, questa volta il passaggio sarà ancora più netto e repentino: da un contesto quasi estivo si scivolerà rapidamente in una fase dal sapore pienamente invernale.
Attualmente, il Sud Italia è sotto l’effetto di un’ondata di caldo eccezionale, scatenata da impetuosi venti di scirocco che trasportano aria rovente direttamente dal cuore del deserto del Sahara. Questo flusso d’aria infuocata sta facendo impennare le temperature, con valori che nelle prossime ore raggiungeranno livelli sorprendenti. In Puglia e Sicilia, i termometri segneranno picchi oltre i 26°C-27°C, con possibili punte fino a 30°C nelle aree settentrionali dell’isola.
Tutta questa massa d’aria calda e umida, risalendo verso il Nord Italia, sta creando le condizioni perfette per lo sviluppo di temporali violenti, con la possibilità di formazioni di supercelle in Val Padana. Questi fenomeni potrebbero essere accompagnati da grandinate, nubifragi e improvvise raffiche di vento. Particolare attenzione va riservata alla Liguria e alla Toscana, dove si prevedono piogge abbondanti e il rischio di nubifragi soprattutto nelle zone più interne e montuose.
L’instabilità continuerà anche nel fine settimana: una vasta perturbazione atlantica, proveniente dall’Europa occidentale, si avvicinerà al Mediterraneo, portando nuovi temporali e un sensibile calo delle temperature, che partirà proprio dal Nord Italia. Entro la serata di domenica, l’aria più fresca di origine nord-occidentale avanzerà ulteriormente, coinvolgendo il Centro Italia e infine il Sud Italia, ponendo fine alla fase di caldo anomalo che ha caratterizzato gli ultimi giorni.
Il cambiamento più drastico si concretizzerà tra lunedì e martedì, quando le temperature subiranno un vero e proprio tracollo. La giornata del 18 marzo potrebbe segnare un ritorno a condizioni invernali a tutti gli effetti, con una diminuzione dei valori termici compresa tra 15°C e 20°C rispetto alle attuali temperature. Un raffreddamento così brusco potrebbe avere conseguenze significative, specialmente per il settore agricolo e per la vegetazione, che nelle ultime settimane ha già iniziato il risveglio primaverile a causa del clima mite.
Resta ancora da valutare la possibilità di nevicate a bassa quota. Al momento, le regioni più esposte a eventuali fioccate sembrano essere quelle del versante adriatico, dove tra lunedì e martedì potrebbe cadere la neve fino a quote collinari. Maggiori dettagli su questo aspetto arriveranno nei prossimi aggiornamenti meteo.