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Previsioni meteo: aggiornamenti clamorosi per Aprile, intensa irruzione fredda verso l’Italia?

31 Marzo 2025, ore 13:36
Meteo ondata freddo Aprile

La primavera è spesso sinonimo di sbalzi termici e repentini cambi di scenario, e quest’anno aprile sembra proprio voler confermare questa tendenza. I modelli previsionali stanno infatti evidenziando la possibilità di una forte irruzione di aria fredda che potrebbe investire buona parte dell’Europa centrale e orientale nella prima parte del mese. Se questa configurazione dovesse concretizzarsi, potremmo assistere a un ritorno a condizioni tipicamente invernali, con un crollo delle temperature e possibili nevicate tardive.

Le ultime proiezioni, in particolare quelle del modello GFS aggiornato questa mattina, evidenziano un coinvolgimento piuttosto marcato dell’Italia in questa ondata di freddo. Secondo le attuali indicazioni, a partire da domenica 6 aprile e almeno fino al 9/10 aprile, la nostra Penisola potrebbe attraversare una fase tipicamente invernale, con temperature ovunque sotto la media del periodo e condizioni atmosferiche ben lontane dalla primavera. In particolare, il versante adriatico e gli Appennini potrebbero assistere perfino a nevicate a quote medio-basse, evento piuttosto insolito per questa fase della stagione.

Alla base di questa evoluzione troviamo la probabile formazione di un robusto anticiclone in Atlantico tra Gran Bretagna e Islanda, una dinamica che favorirebbe la discesa di una massa d’aria molto fredda di origine artica sull’Europa centrale, Balcani e, con buona probabilità, sull’Italia.

Se l’incursione di aria fredda si porterà con decisione fin sul nostro paese, potremmo davvero assistere a un crollo delle temperature, con anomalie negative significative e valori termici in grado di riportare un’atmosfera invernale su buona parte del Paese. Passeremmo in pratica da valori primaverili (attesi soprattutto al centro-nord da metà settimana) a valori prettamente invernali, soprattutto nella parte iniziale della prossima settimana.
L’eventuale ingresso di questo nucleo freddo potrebbe portare anche venti tesi settentrionali, con mareggiate sui settori adriatici.

Al momento, l’affidabilità di questa tendenza è in crescita, ma è ancora necessario monitorare gli aggiornamenti nei prossimi giorni per definire con maggiore precisione intensità e traiettoria dell’irruzione.

Il rischio di vivere una parentesi invernale nel cuore di aprile si fa quindi più concreto, ma resta ancora prematuro darlo per certo. Saranno fondamentali le prossime emissioni dei modelli per comprendere al meglio gli sviluppi di questa potenziale ondata di freddo tardiva.