Settimana Santa tra piogge torrenziali, temporali e neve abbondante: Centro-Nord nella morsa del maltempo
La Settimana Santa 2025 si apre all’insegna del maltempo, con una fase perturbata intensa e duratura destinata a colpire soprattutto le regioni centro-settentrionali, mentre il Sud rimarrà in gran parte ai margini delle precipitazioni più significative. La situazione meteorologica andrà progressivamente peggiorando nel corso dei prossimi giorni, con fenomeni che diventeranno particolarmente forti tra mercoledì 16 e giovedì 17 aprile.
Tra oggi, lunedì 14, e martedì 15, piogge diffuse interesseranno gran parte del Nord e del Centro Italia, con precipitazioni tendenti a divenire più intensi dalla serata odierna. Avremo quindi fenomeni già abbondanti ma non dovremmo registrare particolari conseguenze, se non qualche criticità a livello locale. E’ invece tra mercoledì 16 e giovedì 17 che si entrerà nella fase più delicata e intensa dell’intero episodio perturbato.
Questo per effetto di un ciclone in approfondimento sul Mediterraneo centro-occidentale, che porterà un netto inasprimento dei fenomeni, con piogge molto intense e persistenti sul Nord-Ovest in particolare. In questa fase, si prevedono accumuli di pioggia anche di 150-200 mm in 48 ore, con rischio concreto di nubifragi, esondazioni, frane e allagamenti. Le aree più a rischio, secondo le stime attuali dei modelli, saranno il Piemonte, la Liguria, la Lombardia occidentale e l’Emilia Romagna occidentale, ma forti piogge colpiranno anche il Triveneto, soprattutto su Alpi, Prealpi e pedemontane venete e friulane.
Anche il versante tirrenico del Centro, con Toscana e Lazio in prima linea, vedrà temporali intensi, a tratti autorigeneranti, capaci di scaricare grandi quantità d’acqua in poco tempo. Questi fenomeni saranno alimentati dallo scontro tra masse d’aria molto mite e umida in risalita dal Nord Africa e correnti più fresche atlantiche, creando un contesto altamente instabile.
Da segnalare anche neve abbondante sulle Alpi, con fiocchi che cadranno copiosi a partire dai 1800-2000 metri, dove si potranno registrare notevoli accumuli, soprattutto su settori di confine e vallate alpine più esposte, con aumento del pericolo valanghe.
Una parziale attenuazione del maltempo potrebbe verificarsi solo tra venerdì 18 e sabato 19 aprile, ma serviranno ancora conferme. L’evoluzione resta complessa e dinamica, e sarà fondamentale seguire con attenzione i prossimi aggiornamenti, anche in vista delle festività pasquali.