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Emilia Romagna: enorme frana “spacca” in due il comune di Boccassuolo di Palagano

15 Aprile 2025, ore 15:02
frana Boccassuolo di Palagano

Una frana di vaste proporzioni sta minacciando in queste ore l’abitato di Boccassuolo di Palagano, sull’Appennino modenese, dove la popolazione di circa cinquanta persone vive una situazione di crescente emergenza. L’instabilità del terreno sul fianco del Monte Cantiere, innescata dal maltempo degli ultimi giorni e aggravata ulteriormente dalle forti piogge più recenti, ha dato origine a un fronte franoso esteso per oltre due chilometri.

La colata di fango e detriti ha già distrutto due strade comunali, la via Motrona e quella per Centocroci, e ha danneggiato gravemente il ponte sul Rio della Lezza, interrompendo i collegamenti vitali con il resto del territorio. La frana minaccia direttamente le abitazioni sottostanti, mettendo a rischio la sicurezza degli abitanti, molti dei quali anziani o con bambini.

Il presidente della Provincia e sindaco di Palagano, Fabio Braglia, ha definito la situazione “drammatica”: «L’abitato è diviso in due – spiega – e molte famiglie si trovano già in condizioni di parziale isolamento». L’unico percorso alternativo per raggiungere Palagano è una strada lunga, dissestata e pericolosa, percorribile con grande difficoltà.

A preoccupare è anche la fragilità del sistema dei soccorsi: l’ambulanza più vicina si trova a Pievepelago e, nelle attuali condizioni, potrebbe impiegare oltre un’ora per raggiungere la zona, con tutte le implicazioni in caso di emergenza medica.

Gravi anche le ripercussioni sulle attività economiche locali: «Diverse ditte del territorio sono di fatto isolate – continuano le testimonianze – e anche i bambini trovano sempre più complicato raggiungere le scuole».

Da oltre due giorni si lavora senza sosta: sul posto sono intervenute in emergenza ditte locali, come Stradedil, Cava Cinghi e l’Azienda forestale Bocchi Maurizio, impegnate nel contenere l’avanzata della frana e incanalare il deflusso dell’acqua. Accanto a loro operano Protezione Civile, Agenzia per la sicurezza del territorio e la difesa del suolo, e i tecnici comunali.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto da Braglia all’ENEL, che si è attivata tempestivamente per isolare la rete di media tensione nell’area, installando generatori d’emergenza a supporto della popolazione e degli operatori.

La situazione resta in costante evoluzione, con il terreno che continua a muoversi sotto la spinta dell’acqua e il rischio concreto di nuovi cedimenti nelle prossime ore. Il territorio, già fragile, mostra tutta la sua vulnerabilità, mentre la popolazione attende soluzioni strutturali e durature.