Brienno (Como) – Attimi di paura nel pomeriggio di domenica 2 novembre, quando intorno alle 16.50 è scattato l’allarme per una frana in via Madonna, nella zona del cimitero del piccolo borgo lariano, situato sulla sponda ovest del Lago di Como. Sul posto sono intervenute tempestivamente le squadre del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Como, che hanno riscontrato la presenza di due enormi massi, ciascuno del volume di circa 25 metri cubi, precipitati dal costone roccioso sovrastante l’abitato.
Secondo le prime valutazioni, il distacco sarebbe avvenuto in seguito alle piogge intense delle ore precedenti, che hanno innescato fenomeni di erosione e instabilità del terreno.
La chiesetta danneggiata
Uno dei due massi si è arrestato in prossimità del cimitero, mentre l’altro ha colpito in pieno la parete laterale della piccola chiesetta situata più a valle, sfondandone una porzione. All’interno dell’edificio sono stati recuperati oggetti e arredi sacri di valore, poi messi al sicuro e affidati al personale comunale e al parroco don Paolo Barocco. I tecnici dei Vigili del Fuoco hanno verificato la stabilità strutturale dell’edificio e messo in sicurezza l’area, segnalando tuttavia il rischio di nuovi distacchi dalla parete rocciosa.
La zona è stata immediatamente interdetta al transito pedonale, e la popolazione è stata avvisata del pericolo. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma si è sfondata la tragedia per puro caso: solo poche ore prima, infatti, si era svolta la Messa in ricordo dei defunti, celebrata eccezionalmente al mattino.
“Di solito la preghiera per i defunti si teneva nel pomeriggio – ha raccontato don Barocco a Il Settimanale della Diocesi di Como – quest’anno ho deciso di anticiparla e, col senno di poi, è stato provvidenziale”.
Una scelta che, inconsapevolmente, ha evitato conseguenze drammatiche per i fedeli che si sarebbero trovati nella piccola chiesa proprio nell’ora in cui i massi si sono staccati dal versante.
Le autorità comunali, insieme ai tecnici e alla Protezione civile, stanno ora monitorando l’evoluzione della frana e valutando ulteriori interventi di consolidamento e prevenzione.
