Astronomia, il cielo di Gennaio 2015: Perielio,Sciami Meteorici e Congiunzioni Astrali.
Il Cielo di Gennaio 2015/ Il cielo di gennaio è dominato dalla grande figura di Orione, dalla stella Sirio e dall’asterismo del Triangolo Invernale, ma sarà proprio Orione la protagonista assoluta del cielo con la sua forma a clessidra molto caratteristica e la sua posizione a cavallo dell’equatore celeste, vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo.
A nord del Triangolo Invernale si evidenzia bene la costellazione dei Gemelli, le cui stelle sono disposte secondo un rettangolo inclinato verso nord-est, quasi a voler “sfuggire” dal gruppo di stelle di Orione. Ad nord-ovest di quest’ultimo, in alto nel cielo, si estendono il Toro e l’Auriga.
Ad est, la brillante stella Arturo inizia a mostrarsi, rasente l’orizzonte col suo colore rossastro, che i bassi strati atmosferici fanno virare sul giallo-arancio; sale inoltre la figura del Leone, di forma trapezoidale, con la brillante Regolo sulla parte sud-ovest. Il campo a sud-est appare invece privo di stelle, in direzione della grandissima Idra e di altre costellazioni minute.
In direzione nord, il Grande Carro inizia ad elevarsi sull’orizzonte, disponendosi quasi verticalmente, mentre al suo crescere segue, dalla parte opposta alla Stella Polare, il declino di Cassiopea. Cefeo raggiunge invece il punto più basso sull’orizzonte settentrionale, ma senza tramontare.
Verso ovest, la tortuosa costellazione di Eridano declina sempre più sull’orizzonte, lasciando ad ovest di Orione un’area priva di stelle appariscenti.
Eventi interessanti :
3/4 Gennaio 2015 – Massima attività dello sciame meteorico delle Quadrantidi.
4 Gennaio 2015 – La Terra raggiunge il perielio, il punto più vicino al Sole.
14 Gennaio 2015 – Mercurio raggiunge la massima elongazione (18,9 gradi est del Sole) ed è osservabile a occhio nudo dopo il tramonto.
20 Gennaio 2015 – Marte sarà visibile di sera a 0,2 gradi da Nettuno
24 Gennaio 2015 – Dal tardo pomeriggio (circa le 05.00) Io, poi Callisto e poi Europa passeranno davanti al disco di Giove.
Durata del dì
Con Gennaio la durata del dì riprende ad aumentare e lo fa in modo progressivamente più rapido all’allontanarsi dal Solstizio d’Inverno avvenuto lo scorso 21 Dicembre. A parte però ciò, quando la stagione fredda segue un andamento regolare, Gennaio è il mese invernale per eccellenza. Solitamente questo è infatti il mese più freddo dell’anno per tutta l’Italia.
Durante tale mese si verificano con maggior frequenza le ondate di freddo e neve e, sempre in tale periodo dell’anno, in molte regioni del Centro-Sud si raggiungono i massimi di piovosità stagionale come accade al Sud, sulle Isole e su molte aree costiere e sublitoranee del versante tirrenico. Questo perchè in Inverno il Mediterraneo Centro-Occidentale diventa sede di basse pressioni alimentate dal contrasto tra masse d’aria afro-mediderranee, artiche ed atlantiche. In occasione delle espansioni dell’anticiclone russo siberiano, in congiunzione con quello azzorriano possono verificarsi a volte intense ondate di gelo derivate da flussi di aria artica continentale che in simili configurazioni colpiscono invece di preferenza i versanti orientali della Penisola.
Tornando a parlare della lunghezza del dì, prendendo per riferimento Roma che ha una latitudine di quasi 42° (e che può quindi essere considerata come un punto geografico intermedio tra Nord e Sud Italia), si ha la seguente situazione (gli orari riportati seguono l’ora solare):
Il 1° Gennaio il Sole sorge alle 7: 37 e tramonta alle alle 16:49
il 15 Gennaio il Sole sorge alle alle 7:35 e tramonta alle 17:04
Il 30 Gennaio il Sole sorge alle 7:23 e tramonta alle 17:24
Tenendo conto delle variazioni serali e mattutine degli orari di alba e tramonto si ha incremento netto di insolazione pari a 49 minuti.
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