Meteo Inverno 2020-2021- Il 21 Dicembre data che segna il Solstizio d’Inverno è il giorno in cui il sole raggiunge il punto più basso sull’orizzonte, esso rappresenta l’inizio della stagione invernale dal punto di vista astronomico, poi il sole inizia a risalire, fino al 20 Marzo, giorno dell’Equinozio di Primavera. Tuttavia meteorologicamente la stagione invernale comincia il 1 Dicembre e si conclude il 1 Marzo. Durante questo periodo il vortice polare raggiunge la sua massima forza ed estensione, la copertura nevosa dell’emisfero Nord (snow cover ) raggiunge la massima estensione e le temperature medie dell’emisfero Nord si abbassano notevolmente.
COME SARA’ L’INVERNO | Tra gli elementi principali da analizzare troviamo:
– La QBO (Quasi Biennial Oscillation) rappresenta l’oscillazione dei venti zonali in stratosfera in corrispondenza dell’equatore ed essa può essere positiva (quando il vento soffia da ovest verso est) o negativa (quando il vento soffia da est verso ovest).
Quest’inverno sarà dominato da una QBO positiva e gli effetti potrebbero rivelarsi importanti nel corso dei prossimi 3-5 mesi. In particolare con l’arrivo di una QBO positiva aumentano nettamente le possibilità di un rinforzo del vortice polare sull’Artico, confinando gelo e neve solo alle alte latitudini (Groenlandia, Polo nord, Scandinavia, Russia, Canada). In questa circostanza l’inverno nel Mediterraneo risulta più mite del normale e caratterizzato da poche irruzioni di aria fredda.
– Allo stesso tempo però interviene la Nina, ovvero il raffreddamento delle acque superficiali del Pacifico centro-orientale (a ridosso del sud America). Questo indice avrà, probabilmente, ripercussioni nel prossimo inverno anche sull’Europa. In particolare la Nina potrebbe favorire importanti riscaldamenti in stratosfera in corrispondenza del polo nord, i quali poi andrebbero a destabilizzare il vortice polare facilitando l’arrivo di ondate di freddo verso le latitudini più basse (come nel Mediterraneo).
Insomma l’evoluzione dell’inverno è tutt’altro che certa, ma cerchiamo quantomeno di elaborare una linea di tendenza per i prossimi tre mesi.
Dal modello matematico CFSv2 emerge una stagione più calda del normale, con anomalie termiche addirittura fino a 2°C oltre le medie su tutta l’Europa orientale e fino a 1°C oltre le medie in Italia.

Anomalie termiche per il trimestre invernale – Fino a 2°C oltre le medie sul nord-est Europa
Allo stesso tempo le precipitazioni medie sono attese in aumento in Italia, soprattutto sul centro-nord.

Anomalie di precipitazione per l’inverno – Precipitazioni sopra media sul centro-nord Italia
CONCLUSIONI | Dopo un’attenta analisi degli indici a disposizione e dei principali modelli matematici a lungo termine, l’inverno in Italia potrebbe partire in quinta sulle nostre regioni settentrionali grazie alla presenza di numerose perturbazioni nord-atlantiche, di origine polare, che garantirebbero tantissima neve sull’arco Alpino e occasionalmente a bassa quota. Per il centro-sud clima più mite ma molto instabile e perturbato.
Quello appena descritto è il quadro per il primo mese invernale, ovvero dicembre.
Tra gennaio e febbraio potrebbe persistere un flusso freddo nord atlantico su tutta l’Europa occidentale e il Mediterraneo centro-occidentale, a discapito dell’Europa dell’est che vedrebbe momentanee fasi di bel tempo più miti del normale.
Tuttavia il vortice polare potrebbe subire improvvisi contraccolpi (anche per effetto della Nina citata nei paragrafi precedenti) favorendo discese di aria fredda artico-continentale fin sulle basse latitudini, Italia compresa.
In questo caso sarebbero le regioni del centro-sud a riceverne i maggiori effetti (freddo e neve a bassa quota). Episodi di questo tipo potrebbero essere comunque sporadici, intervallati da periodi più stabili o anche perturbati di stampo atlantico.
Puoi consultare la tendenza invernale per le singole mensilità: vai al meteo Dicembre, Gennaio, Febbraio